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Il ponte di sogni

Anche ieri il vento portava il tuo nome
chiamava dal bosco, portava il respiro
dei morti di ieri, verdi bambini di terra.

Oggi che il ponte di sogni si interrompe
la macchia più scura nel prato si fa
ombra di ieri, mare di verde oblio.

Mai più sarà Aprile, la nenia del merlo
e il suono del chiurlo sospingono l'uscio
ritorna la paura del soffice manto laggiù.

Lo vedi, si muove il fardello, tra foglie
di leccio e passi dimentichi ti chiama,
affanno di ieri nel vento ostile di oggi.

 

l'autore isabella zangrando ha riportato queste note sull'opera

Si tratta di un mio tributo a Fujiwara no Teika, poeta Giapponese.

"In una notte di primavera/il ponte fluttuante dei sogni/si è interrotto/spezzate dalle cime/le lunghe nubi si dipanano nel cielo"


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9 commenti:

  • Anonimo il 04/08/2010 19:30
    l'inquietitudine del qualcosa laggiù è così palpabile da far venire i brividi. 28 anni vissuti con attenzione direi. P
  • nemo numan il 23/06/2010 17:42
    piaciutissima... bravissima
  • Anonimo il 13/05/2010 15:13
    Poesi di alta scuola. Condivido il commento di Antonino e Gabriele. In più evidenzierei il chiamare dei colori a segnalare lo stato di chi scrive. Una Buona poesia.
  • Anonimo il 09/05/2010 10:52
    'verdi bambini di terra': bastano queste parole a comunicare la tua genialità. ottima
  • Anonimo il 08/05/2010 16:04
    stupenda poesia, baciata dall'immagine che solo il tempo impossessa lo stare, forse è il nome che porta questo nuovo anno, trovo in questa poesia il rispecchiar dei chiarir di luna e dell'aprir del cielo. ciao Salva.
  • Anonimo il 08/05/2010 07:53
    5 stelle ed i miei complimenti per la maestria poetica. Ribenvenuta, Miry.
  • loretta margherita citarei il 06/05/2010 20:29
    stupenda
  • Anonimo il 06/05/2010 19:15
    Intensa, ma come al tuo solito triste
  • Anonimo il 06/05/2010 18:47
    Una poesia che sa di poesia i cui contenuti sono ben armonizzati tra ritmo e forma.

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