Ora rammento,
non volli capirne il senso
della parola esangue come luna,
alito tiepido di razionalità compiuta.
Non volli appendere, al chiodo del silenzio,
l'istinto greve che lacerava dentro
senza di te ora, ondeggio, cado,
sono baricentro incerto.
La tua pietà elegante,
sa d'indifferenza netta
mi cade addosso adesso,
immobile di pura inerzia.
Ti stanco il cuore
-sono zavorra appesa-
che non affonda
che non annega.
Per dirti addio
devo averti a me difronte
ascoltare il mare,
lasciarti andare.