Smorza i ricordi di favole mai esistite di quell'estate
quando Giunone allattava il piccolo Ercole.
Ricorda i gigli bianchi a croce su un tumulo di pietra,
in nome dei caduti di patria,
mentre il nostro tempo accusa i corsi e ricorsi storici.
Sospirano la donna e il bambino del loro futuro precario;
si rivoltano in pioggia di lacrime
e a gambe incrociate si confidano quei racconti di viaggi passati
della loro famiglia e dei loro nonni.
Ascoltami ancora un po' non ti stancare di vivere i tuoi ricordi
introverso sorridi per la tua semplicità,
la donna e il bambino si abbracciano
si illuminano la stella, la luna e il sole in quella notte,
si inginocchiano sugli scogli con le mani congiunte
mentre le parole canzonate diventano brezza del tempo -
l'aria, la loro favola,
le onde del mare, i loro uditori e la gente comune in girotondo attorno al falò.
Ascoltami ancora un po' non ti stancare di amare
i sorrisi degli altri di artigiani, di mendicanti e di ricchi borghesi.
Tienimi stretto sempre vicino ai tuoi pensieri.
I petali di rose rosse un giorno saranno realtà nelle nostre vite sognanti.