Decisamente fragile,
questo mio scrivere nell'aria
come scie di voli,
dentro nuvole in movimento.
Caparbiamente attonito,
ogni sentiero che il mistero imbastisce
quando sola,
identifico il tocco di un pensiero.
È impalpabile la solitudine che sboccia
ora che la primavera colora l'orizzonte,
con i profumi che stordiscono la malinconia.
Forse sono come la sabbia,
eternamente lambita dal mare
persa nel suo sciabordio,
-senza approdo-