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La tua mano pargola

Riprendere versi tuoi
oh! divina Ninfa Egeria,
mio disperato tentativo
per un poetare vacuo,
davanti alle tue liriche
si prostra la mia umiltà.
Ispirazione incatenante
tormenta la mia mente,
troppo forte l'emozione
tarpati i versi in gola.
Amputa il mio comporre
cultura generale povera,
la tastiera imbarazzata
sembra essere bloccata.
La tua immagine incantevole
luce riflessa nella tua mente,
sorgente e poi fresca fonte
della tua mirabile poetica,
sgorga così la tua poesia
sulla carta che accarezzi
con la tua mano pargola,
mentre con maestria componi.

 

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2 commenti:

  • augusto villa il 06/06/2007 10:12
    ... e meno male che ti si imbarazza la tastiera!...
    BELLISSIMA... Bravo!
  • Riccardo Brumana il 08/03/2007 21:01
    la tua poesia è una soave composizione per la mia mente. bellissima!!!!!!!!

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