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Vizio Impuro

Lascio che mi ispiri qualche nota timida
un tenero sbadiglio
un rintocco stonato..
e tu, abbandonata e lasciva,
pelle di vetro.
Non è passata un'ora
da quando quelle bianche dune
le vedevo percorse
da serpi blu, audaci.
Ha piovuto sul deserto..
sudore salato
su una lussuria dolce.

Chi mai ha osato chiamarlo peccato?

 

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0 recensioni:

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11 commenti:

  • augusto villa il 20/09/2011 21:55
    È davvero bella e ben scritta, piaciuta! ----------------------------
  • Anonimo il 10/06/2010 16:51
    Beh, la poesia è scritta in maniera tale da suscitare forti emozioni nell'immaginare la scena "peccaminosa"! Ah ah ah! Brava!
  • Nicola Lo Conte il 07/06/2010 21:31
    Chi mai ha osato chiamarlo peccato?
    Hai ragione...
  • denny red. il 29/05/2010 00:36
    vizio impuro. ai capito.. la tipa non scherza... brava! bella poesia.
  • Tiziana La delfina il 28/05/2010 22:42
    bei versi scritti con grande maestria, i miei complimenti
  • Anonimo il 28/05/2010 20:58
    Qua bisognerebbe mettersi d'accordo sul vizio e sul peccato, ma sarebbe una cosa che esula dal contesto. Trovo la poesia molto bella e in grado di suscitare personali sensazioni.
  • loretta margherita citarei il 28/05/2010 19:49
    scritta benissimo, complimenti
  • Anonimo il 28/05/2010 19:36
    Poesia ermetica!?! Però giustamente Nico la trova Lasciva, languida ecc. però che brava questa Tipa Qualunque, veramente brava.
  • Nilla Qualunque il 28/05/2010 19:10
    non lo saprai mai...
  • Nico Orrù il 28/05/2010 19:07
    È un'ode al gelato per caso?
  • Nico Orrù il 28/05/2010 19:06
    Lasciva, languida, piccante, dolce, indolente... Grande!

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