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Viaggio improvviso

C'è da partire,
da partire subito.
Vorrei portarmi
una camicia di ricambio,
un paio di calzini,
un paio di mutande;
Niente, niente,
non c'è tempo.
Almeno lo spazzolino.
il rasoio, la schiuma,
il dopo barba.
Niente, niente,
non c'è tempo.
Dovrei avvertire mia moglie
che starò via qualche giorno;
le telefonerò, la informerò
e poi c'è da pagare l'imbianchino,
anche l'idraulico ha fatto dei lavori
l'elettricista dovrebbe sistemarmi
una luce di cortesia lungo le scale,
troppo buio, si può cadere
e rompersi l'osso del collo.
Accidenti, si fa buio,
non vedo nulla,
sento il battito del cuore
rallentare,
la mente si confonde:
mi sono rotto l'osso del collo
scendendo quelle maledette scale.

 

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4 commenti:

  • ELISA DURANTE il 10/10/2010 12:30
    Ami sorprendere e ci riesci spesso molto bene!
  • loretta margherita citarei il 02/06/2010 21:10
    ironica
  • Anonimo il 02/06/2010 21:00
    Tutto per colpa di una lampadina molto bella
  • Cinzia Gargiulo il 02/06/2010 20:58
    La morte non dà preavvisi nè lascia scampo quando decide che è l'ora per noi di intraprendere il viaggio dobbiamo seguirla senza indugio.
    Una poesia ben scritta.
    Ciao...