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Verso nucleo

Lo nascondo nel fosso,
il gioiello,
dove nasce l'intruso già morto.

Ha scavato,
scovato teorie
e lune presunte,
giacché le lancette non si arrestano,
e come interromperne le rivoluzioni?

Se proferisci svanisci nel vuoto
di note selvagge se preferisci il vuoto:
barocco romantico
erotico sconvolto,
ma più in là del brillante brillante
la strada su cui viaggia l'eroe
maledetto sul monte degli uragani,
sconfitto dall'idea:

lo nascondo nel fosso,
il gioiello
schiacciato dal piede della parola.

Ricevi tutto il fare:
ghirlande intrecciate da fanciulle in fiore,
ritornello in bocca al condannato sulla forca...
A te tutte le forme.

Solo il baratro conta
e canta di cose costose
senza prezzo,
e di piaceri pieni
senza amplesso.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 20/06/2010 01:01
    semplicemente strepitosa, forte... intensa... nella sua drammaticità esprime rabbia, dolore.. un viaggio mistico al confine tra vita e morte... complimenti
  • loretta margherita citarei il 08/06/2010 13:02
    intensi versi, bella poesia riflessiva d'introspezione

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