Infinite gocce trasparenti cadono dal plumbeo cielo autunnale,
marciapiedi bagnati con nere pozze lasciano i bimbi giocare.
Pensieri acquosi e silenziosi scivolano nelle menti dei passanti,
urtano e corrono bagnati di tristezza e grigiore.
Sporche auto scivolano via schizzando le paure,
infangando le angoscie di un domani soffocato dall'ansia dell'incognita.
Cupi fantocci senza ombrello fuggono e si spintonano
tra le macerie di questa decadente sobrietà.
Quesiti evasi dal fragore dell'acqua
rispondono all'unisono al pianto silenzioso della donna trafelata.
Nera maschera cola dagli occhi
illusa dalla pioggia segnata dalle lacrime,
pallore contrasta la sfida dello scuro,
che ricopre la purezza del bianco candore.
Tremori di freddo, paura della morte,
senso di un giorno senza luce,
in questa metropoli senza speranza.