ammiro i poeti
che il dono hanno
della sintesi,
con vocaboli appropriati,
accuratamente scelti,
rivestono i versi
con l'essenzialità
delle parole.
Come fossero matematici
con il righello
tracciano linee
precise,
dando vita al sentimento,
scrivono poesie geometriche,
in perfetti bei schemi.
Io, a di lor differenza,
dispersiva sono,
infiocchetto, infarcisco,
coloro, col verso
mi sbizzarrisco,
come fossi una farfalla
con una matita in mano,
volo pindarico effettuo
cercando
di far poesia.
Chiedo venia ai lettori,
per questi versi miei,
macchiaiola son io
come quei pittori,
mi perdoni
della poesia, il cultore,
sono istintiva, emotiva,
schiava di questo mio cuore,
che di logica poetica
nulla comprende,
ma sol d'amor
s'intende.