parole forti,
in versi
inneggianti
alla droga,
nel sito postate,
turbano coscienze,
irritando sensibilità
sollevano apprensioni,
diatribe.
Non di certo condivido
le idee espresse
di chi, assuefatto a droghe,
inneggia ad un dio fasullo,
anticristo della vita.
Non proferisco condanna
verso costoro,
augurandogli
di uscire dal tunnel
e riassaporare il gusto
di vivere, ma
come posso,
contro loro il dito,
puntare
se, è cronaca recente
storia, squallida,
dell'onorevole parlamentare
che, completamente "fatto"
si è messo a far comizio,
alla finestra?
Null'altro aggiungo,
se non questo evangelico detto:
se è la mente malata,
lo son pure le membra.