ieri mattina, mestamente
ho riposto nell'armadio
il vestito comperato,
per quando saresti venuto.
Un vestito bellissimo,
con i colori dell'arcobaleno,
lungo, fluido, sinuoso,
sarei venuta da te
come l'onda del mare,
con in mamo un rosso fiore,
da sacrificare alla luna...
Ti ringrazio, amica cara,
che sapendomi svilita
dal di lui comportamento,
schifata ed amareggiata,
m'hai invitato la sera
ad uscire,
andare al ballo.
Capelli curati,
rimmel, matita,
gli occhi miei verdi
in perfetto splendore,
-nonostante il sottile dolore-
rosse labbra di rossetto,
con quel vestito indosso,
sono con te uscita.
Al ballo poi,
ho avuto l'onore
d'esser anche corteggiata
da un bel giovane,
che,
stupito dal mio aspetto,
non credeva alla mia età
e che figlio essermi poteva.
Ho riso, scherzato e ballato,
a lui non ho nemmeno pensato.
Farfalla sono, aperta alla vita,
donna, vera donna e fiera,
volo nella mia libera primavera.