Non voglio pianti,
ma solo sorrisi
e dolci canti,
e magari fiordalisi.
Sarò li ad aspettare,
ci sarò io,
lassù sull'altare.
Per la mia festa
poiché sarà soltanto una,
non voglio che sia mesta,
invitate anche la luna,
e chiamate lei,
l'amica mia,
da sempre l'amo,
lei, la poesia.
Non voglio prediche lunghe
e noiose
solo due parole,
lievi, come petali di rose.
Amici, parenti,
chi vuole venire è invitato
e chi non parteciperà
è già scusato.
Aspetterò fremente
quel suo si
su quell'altare io sarò già lì.
Garofani bianchi,
un paio d'ali,
per guardar lontano
non servono occhiali.
Le dirò di si,
ma con sincerità,
vestita di bianco
sposerò la sua libertà.
Unione indissolubile,
ha sposato in tanti
ma per tutti è sempre la prima volta
e fa sentire importanti.
Eccola arriva,
suo secondo nome sorte,
quel dì state lieti,
io sposerò la morte.