Pioveva quella notte,
la luna, madre di tutti i segreti
nascosta, sapeva..
Il paese era vestito di silenzio,
poveri lampioni illuminavano angoli e strade,
gatti impauriti cercavano un rifugio,
l'abbaiare di uno storico cane, annunciava..
Il tempo diventò più cattivo, la tempesta gelida e fredda,
spezzava il recinto del puro giardino, rumori non voluti,
graffiavano il risveglio dell'angelo.. del giorno, l'unica speranza.
I rami dell'albero, spaccati dal vento, cadevano sulla terra bagnata.
Il volto di una finestra si apriva e si chiudeva,
occhi scrutavano, ma poi... morivano.
L'anima della dolce casa, urlava strozzata di paura,
nessuno sentiva, nessuno vedeva,
pioveva quella notte, pioveva troppo forte,
tutto come in un film, identica scena, identico orrore,
l'ennesima tragedia mio caro poeta, la cruda realtà di una,
delle mie tante povere poesie.
"E tu.. mio amico lettore poeta, non so chi sia,
se una notte piove.. non aver paura,
aprila quella finestra, distruggilo quel velo davanti a tuoi occhi,
e salva la vita!"
Pioveva quella notte, pioveva troppo forte...