guardo il mondo respirando aria di immenso,
leggiadro è il pensiero che mi guida,
unico, raro e "maledettamente" intenso,
ma il profumo di primavera comincia a sfumare,
allontanato dal vento che reclamando il suo tributo;
come un dio invisibile arride la sorte,
e la stupidità degli uomini che si illudono,
pretendendo di volare senza ali,
lamentandosi quando poi cadono,
e chiedono al cielo spiegazioni inginocchiati a pregare...
"attento! saranno lacrime"
"Accetto la sfida mi piace rischiare!"
"lo sai benissimo, saranno lividi!"
"Non mi importa niente io resto!"
"figlio testardo, quando ti deciderai a cambiare?"
"padre, lo sai, non posso negarmi a quello che sono!"
Guardo la stanza che profuma ancora d incenso,
leggiadro vola il pensiero che mi guida,
unico, raro e "maledettamente" privo di senso,
per trenta giorni ho scritto senza tregua parole,
e oggi non aver niente da dire mi sembra strano,
mentre un dio invisibile arride la sorte,
e queste mani vuote al niente non si arrendono,
"magari basterà aspettare domani",
bisbigliano i pensieri di ieri quasi all'unisono,
ma se così non fosse, la colpa è mia che ho voluto vivere...
"attento! saranno lacrime"
"Accetto la sfida mi piace rischiare!"
"lo sai benissimo, saranno lividi!"
"Non mi importa niente io resto!"
"figlio testardo, quando ti deciderai a cambiare?"
"padre, lo sai, non posso negarmi a quello che sono!"