Fino all'ultimo istante
ho sperato di vederti spuntare di corsa
col tuo passo da tigrotta
dall'ingresso della stazione
colazione insieme poi
ti avrei trascinato sulle scale del binario
morto e ricoperta di baci.
Un sospiro per sognarti,
miele, velluto di rosa, rugiada di lavanda
inesperti tentativi di alchimia
alla ricerca del tuo profumo.
Percorrerei chilometri di carezze fra
i tuoi capelli, sul tuo collo,
per scendere sulle tue spalle,
sulle colline dei seni, su una coscia
e risalir sull'altra,
raggiungere le tue labbra e cercar pausa
sulla tua lingua morbida.
Il vento in moto rincorre l'asfalto,
come pantera le tue dita sul mio torace
mi avvolgi nel tuo abbraccio caldo
e stringi il tuo seno sulle mie spalle.
Ci sei.
Un vortice veloce, sussulto,
allargo le braccia in questo spazio immenso
stringo le dita, guardo le mani vuote,
solo un sogno stupendo.
Ci sei.
(Ci sono...)