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Ishtar

Vedo la città a strati
attraverso le grate dei tombini
e giù nei binari della metro
fondamenta di edifici crollati
chiese sconsacrate
vecchie fosse settiche
e cimiteri dimenticati

Torrenti primitivi e sorgenti naturali
sono in lotta per la libertà
Torrenti primitivi e sorgenti naturali
sono in lotta per la dignità

Il mondo gira immobile su se stesso
solo macerie di coscienza
e molotov di pensieri
nelle nostre tempie
tempie smarrite
tempie perdute
tempie scadute

Torrenti primitivi e sorgenti naturali
sono in lotta per la libertà
Torrenti primitivi e sorgenti naturali
sono in lotta per la dignità

Lisciami la pelle con le tue mani
che l'unico dio in cui credo si chiama Amore
lisciami il cuore con il tuo cuore
che l'unico dio in cui credo si chiama Amore

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 17/05/2016 08:19
    Fa riflettere ed è veramente ben scritta. Bravo!

3 commenti:

  • Salvatore Tormawahallo Manzi il 09/08/2010 22:23
    Grazie mille ad entrambi... anke se sn uno novello cerco di dare voce a quello ke provo nel modo più chiaro possibile... poi c'è sempre da migliorare =)
  • Giacomo Scimonelli il 07/08/2010 21:35
    bella la tua poesia... ben scritta... piaciuta
  • giovanni crisostomo il 07/08/2010 15:32
    È un lavoro sotterraneo, cupo e pessimistico, ritmato dalla ripetitività di una quartina e riscattato nel finale dalla speranza nell'amore. Intristisce ma piace. Alla prossima.

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