Fuori piove.
Il vento ride sornione,
ma nel mio cuore
un sole splende,
non è solo passione,
ma una canzone che l'anima riaccende.
Il suo nome
scolpito sul mio orizzonte,
il suo profumo
vaga nell'aria
e mi ridona i sospiri,
riaccende gioie, timori e tremolii.
Non so come, non so dove,
la mia mente più non comprende.
Il cuore in gola
e quel nodo che improvvisamente
stringe e nemmeno l'aria fa passare,
muoio e torno a respirare.
Quando appare il suo sorriso
la natura si riaccende,
torna viva e vola nell'universo,
la sua presenza fa impallidire
il sole egemone che si sente perso,
sole che per vergogna trema e si nasconde.
La sera anche la luna
si limita a vigilare,
i suoi raggi lasciano spazio
ai suoi sguardi, sguardi intensi,
sguardi mutevoli, illuminanti,
per il mio cuore accecanti.
Adesso posso gridare:
Universo un tuono squarciante
sta arrivando,
universo mi sento meno solo,
mi ero perso nel tuo silenzio
ma ho raccolto il fiore più bello.
Respiro il suo profumo,
mi nutro del suo nettare,
il mio grido ti dedico,
il mio urlo più tenero è in volo.
Mio raggio di luna
ti amo e non lasciarmi più solo,
ti amo e mai donna stringerà la mia mano,
mai donna respirerà i miei sospiri,
mai donna riceverà canzoni e poesie,
mai donna asciugherà lacrime amare,
mai donna,
il mio cuore farà gioire e cantare.