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Analogie

Orologio dell'alta torre
che ognor preciso il tempo annunci,
il tuo lavor l'attimo fuggente coglie,
e solo ricordo
sono i rintocchi del passato,
inesistenti ancor quelli futuri
e impalpabili quelli presenti
che di volta in volta tu segnali,
percorrendo il sentiero
del tempo e della vita.
Oh, come simile al tuo
è il viver mio:
nulla più esiste del passato,
incognito è il futuro
e viscido è il presente.
Cos'è allor la vita?
Attimi
che perennemente vanno a rinnovarsi,
instabili pietre dell'esistenza,
aggrappata al fluir veloce del tempo
che tu, fido orologio,
costantemente vai ricordando.
Giorno, però, verrà
che anche le tue stanche sfere,
logorate e uccise proprio dal tempo
che sicuro annunciasti,
l'ore più non sveleranno.
Così sarà di me, quando l'affaticato cuor
il vitale ritmo più non scandirà.
Per te e per me, dopo l'onorato percorso,
nulla più sarà il tempo
che, senza di noi,
la vita ad altri segnerà.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 14/08/2010 18:03
    Naturalmente io parlo di noi, dei dilettanti, che spesso utilizziamo le rime, e forziamo quello che vorremmo esprimere... È chiaro che i grandi sanno come fondere forma e contenuto - impresa ardua, difficilissima!
    Quanto alla metrica perfetta, credo che noi poveri miserabili non possiamo permettercela ... Al massimo possiamo tentare di rendere il verso il meno scombiccherato possibile
    Tu sei un bravo poeta!
    Un buon ferragosto Mario!
  • Laura cuoricino il 14/08/2010 15:29
    Molto bella edi intensa!
    Ricca di sentimento e di osservazioni sulla vita, ottima riflessione!
  • Mario Olimpieri il 14/08/2010 14:06
    È sempre da persona matura ascoltare il parere degli altri, ma è anche da persona decisa ribadire le proprie convinzioni, soprattutto ad un amico. Non penso che Giacomo Leopardi, utilizzando le rime, non abbia saputo esprimere i propri profondi sentimenti esistenziali; inoltre, ritengo che attualmente molti non sappiano proprio utilizzare le rime ed ancor più la perfetta metrica. Anche io, rispetto ad un recente passato, non sono all'altezza di competere con i poeti estemporanei, per mancanza di abilità e di allenamento: i poeti a braccio vanno ormai estinguendosi, tranne che in alcune zone toscane. Caro Antonino, questa è una mia convinzione, e ci ho tenuto ad esprimerla. Un caro saluto. Mario
  • Anonimo il 14/08/2010 12:58
    Vedo che hai cambiato stile, e lo apprezzo moltissimo!
    A volte le rime forzano il contenuto!
    Qui secondo me hai insistito troppo sul concetto di tempo - a volte bastano poche parole per dire tutto, Orazio docet!
    Bravo Mario!


    A. R. G

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