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Magda

Magda, ricordi l'estate proibita...
degli anni di carta incompresi dagli altri?
Uscivamo per strada con passi felpati
senza farci scoprire
come ladre convinte d'esser sole a capire.
Omonima cugina, precoce amica mia
in corse avvinghiate andavamo ridendo
quando di rosso impastato si tinse di mio
la sabbia rovente del lido a te noto.
Sui gradini sudati grondavano i tagli
affondati nel braccio da poco abbronzato.

 

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1 commenti:

  • rosanna erre il 22/08/2010 23:14
    Bella questa poesia, è calda.

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