Tessere la maglia di un orsacchiotto
è pensare al sorriso di un angelo
relegato nell'orrore di un angolo buio
dove il mondo sembra non girare.
Il visetto bruciato dalla canicola ardente,
gli occhi mesti alla ricerca di un modo,
il modo per superare l'invidia degli altri,
i bimbi rimasti senza fittizio orsacchiotto.
Ti coprono stracci di un vestito più grande,
non hai nulla ai piedi, nulla oltre le stoffe logore,
nulla oltre l'orsacchiotto che stringi tra le mani,
nulla, oltre te e la terra che i piedini toccano.
La mano di Dio ti riveste di bagliore,
ricuce le ali strappate dall'odio umano,
sottrae il sorriso eterno dalla bocca serrata,
ti innalza e ti stringe al cielo della speranza.