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Che a guardarlo da lontano sembra più bello

Mi allontano dal mondo
che a guardarlo da lontano
sembra più bello...

in picchiata verso l'alto
come un aquilone
roteo vorticosamente

la carta sbatte l'aria
le stecche flettono
nel vento freddo

il sole attira la mia corsa
esultanza dei sensi
presto arriverò nell'infinito

Eccomi sono giunto
sono qui di fronte a te
uomodio dell'olocausto terreno

stringi questo mondo
in una morsa sadomaso
sfinisci il suo respiro

la terra si agita geme
versa speme nero
tutt'attorno buii

sono in stallo
instupidito dal dolore
ho perso il vento

ma chi l'ha detto
che a guardarlo da lontano
sembra più bello...

Perdo il volo
roteo vorticosamente
la terra risucchia la mia corsa

in picchiata verso il basso
mi avvito su me stesso
ero un aquilone

mi rendo conto
che ora sono solo io
e precipito nel mare


... delle mie lacrime

 

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4 commenti:

  • Aedo il 03/09/2010 00:14
    Che bella poesia: il senso del volo, l'illusione, la caduta libera... Bravissima!
    Ignazio
  • rea pasquale il 02/09/2010 11:46
    mi piace.
    un saluto
  • Giacomo Scimonelli il 02/09/2010 06:54
    precipitare nel mare delle proprie lacrime...
  • loretta margherita citarei il 02/09/2010 05:34
    piaciuta

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