E ancora cammino
su strade solo mie
ignorando tua materna presenza.
Ma ecco, mano amica
mi offre tuo volto
incastonato
in prisma di vetro,
che già scintilla per me
in ritrovata fede.
Ora percepisco Tua dolcezza
di Madre,
tua ubbidienza di figlia
al Suo volere santo.
Il mio cuore,
d'amore assetato,
esulta di gioia
e ti possiede
e mi possiedi
donandomi
il nome sacro di "figlia".