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Fiore

Di quel piccolo giardino
restano le piante di pomodori,
pallide si arrampicano verso il cielo
in un'aria calda in cui l'estate sta spirando,
fra nuvole spesse come coperte,
come occhi abbassati
che trattengono un pianto.
L'accento straniero di una badante
incoraggia la tua stanchezza,
fra i voli delle ultime rondini
che si apprestano a partire.
Ma non ti sei arresa, sono io
che ho paura di un cambiamento,
tu sei una quercia
che osserva con dolcezza le sue
ultime foglie,
accarezzi i colori confondendo
gli autunni alle primavere,
di te vuoi lasciare la carezza
del vento che scuote la chioma,
sono note i frammenti di una melodia
che hai tramandato e vuoi
che coltiviamo ancora,
tu, che mi regali un fiore
che ha già messo radici
dentro il mio cuore...

 

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9 commenti     0 recensioni    

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9 commenti:

  • rea pasquale il 20/09/2010 10:03
    complimenti, bella.
    La tua sensibilità è già nota.
    Un abbraccio
  • Anonimo il 19/09/2010 17:15
    Un fiore che, anche se calèpestato, continua a propagare il suo profumo! Questa sei tu ed i tuoi petali non sono altro che i tuoi versi, carichi di sensibilità ed altruismo. Non dimenticare il tuo amico...
    Al
  • loretta margherita citarei il 19/09/2010 16:20
    bella bella bella
  • Don Pompeo Mongiello il 19/09/2010 16:01
    Un modo di scrivere senza pecche è davvero straordinario. Bravissima!
  • Giacomo Scimonelli il 19/09/2010 15:50
    senza parole... bravissima... hai espresso chiaramente ciò che ti vive dentro
  • Anonimo il 19/09/2010 15:34
    Stupendo ritratto di come a volte il passare del tempo fa più paura a chi resta, che a chi sta per andarsene.
  • Sergio Fravolini il 19/09/2010 12:39
    Un'aria calda... spenta nella visione celestiale dell'amore.

    Sergio
  • Viky D. il 19/09/2010 12:14
    Mi sembra di sentire il profumo delle piante di pomodori, che conosco molto bene.
    Bellissima!
  • Anonimo il 19/09/2010 11:48
    UNA POESIA MOLTO INTENSA MA TERRIBILMENTE TRISTE CURATA NEI DETTAGLI SI LEGGE BENE. BRAVA B. B.

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