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Il barbone del fiume

Di lui si sa
che chiedeva l'elemosina
di fronte al supermercato,

che dormiva in una tenda
vicino al fiume,

di lui si sa
che aveva 42 anni ed un accento
del nord.

L'hanno trovato freddo,
in una fredda mattina
di inizio autunno
nella tenda a fianco la strada,
dove le macchine sorde, sfrecciano.

Di lui non si sapeva niente,
solo nella cronaca di oggi,
di lui si sa.

Di un uomo, un cane e un cappello
che aspettava rassegnato,
ma nessuno ricorda il suo viso.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 11/11/2013 11:03
    di lui si sa ma nessuno se ne interessa

17 commenti:

  • augusto villa il 16/04/2011 15:04
    Bella, reale, intensa... Una persona che viveva ai margini del fiume... e i margini... della nostra onorata società... Una persona di cui nussuno ne ricordi il viso... non solo merita questa bella poesia... ma tutto il mio rispetto.
    Penso sia morto felice. -----------
  • Don Pompeo Mongiello il 26/09/2010 14:34
    In ognuno di questi c'è parte di noi stessi, e tu sublime creatura lo porti in evidenza con questa tua eccezionale.
  • fabio salvatore pascale il 23/09/2010 14:13
    la poesia è sinonimo di riflessione unica;velata da una tristezza aberrante dove purtroppp l'indifferenza la fa da padrona. Molto bella
  • Anonimo il 23/09/2010 13:41
    Poteva essere chiunque! Anche uno di noi! Ecco il prossimo, non quello evangelico, ma quello laico, il noi stessi ritrovato nei panni del primo che passa per strada!
  • Salvatore Cipriano il 22/09/2010 11:25
    In una società che pone capitalismo e consumismo come la nostra, i deufradati di ogni cosa non hanno posto.
  • ELISA DURANTE il 21/09/2010 22:09
    Qualcuno lo diventa per scelta estrema, ma quanto dolore ci deve essere dietro... Poesia semplice nella forma ma profonda. Mi piace molto.
  • rea pasquale il 21/09/2010 17:56
    La tua poesia è importante, certe aberrazioni, dell'attuale cultura, vanno ricordate.
    mi piace molto.
    Un abbraccio
  • Giacomo Scimonelli il 21/09/2010 16:01
    sensibilità eccelsa per un argomento delicato e reale...
  • Gabriella Salvatore il 21/09/2010 14:35
    Commovente e triste poesia, che rappresenta la piaga della nostra società, la povertà. Oggi sono sempre di più i poveri e noi non facciamo altro che chiudere gli occhi, bella, complimenti!
  • Anonimo il 21/09/2010 14:05
    una poesia piena di tenerezza...
    sei grande e sensibile come pochi...
    un abbraccio
  • Anonimo il 21/09/2010 14:05
    Mi commuove col proporre l'immagine di un barbone lasciato a se stesso nelle intemperie della vita. Nessuno si cura di lui, così come della povertà sempre più diffusa. Siamo ciechi per scelta. Molto significativa, intensa, rivela una staordinaria sensibilità. Bravissima.
  • Anonimo il 21/09/2010 12:17
    È il destino dei meno fortunati!
    Sentita!



    A. R. G
  • Anonimo il 21/09/2010 12:10
    Ho pianto quando ho letto questa poesia perchè forse un giorno barboni lo potremmo essere tutti visto come vanno le cose nella società. Ma oltre questo, mi sono emozionato perchè non si può nel 2010 ridurre le persone a quei livelli di povertà e sofferenza. È un insulto alla ragione, alla dignità umana ma questo alla chiesa che dovrebbe essere povera e caritatevole come lo si descrive nei vangeli e non opulenta in ville da nababbi con rubinetti in oro e macchine con autista. Brava Laura, grazie per questi tuoi versi.
  • Angela Francesca Russo il 21/09/2010 08:30
    di lui si sa come si sa di noi... siamo uomini persi dalla nascita la maggior parte..
  • Anonimo il 21/09/2010 08:26
    storie onsumate cosi... nel silenzio.. eppure.. eppure anche lui
    aveva un fiume che gli scorreva dentro
    brava
  • loretta margherita citarei il 21/09/2010 07:39
    triste realtà, bellissima laura
  • carmela marrazzo il 21/09/2010 07:07
    amara realtà del nostro tempo!

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