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Italia oggi

Quelli che ci sono
contano più
di quelli che ci saranno
 
Quelli che ci sono stati
contano più
di quelli che ci sono,
e così la via è lastricata
fino all'antica Roma:
 ai funerali si applaude,
si festeggia il passaggio di grado,
gli omicidi
sono piacevoli feste comuni.
I nuovi nati dondolando
si guardano le scarpe imbarazzati
in attesa di invecchiare.
O morire.
O partire.
  

 

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5 commenti:

  • Clodia. il 19/10/2010 20:13
    può sembrare una contraddizione ma io penso sempre al buon bacone che sosteneva di essere un nano sulle spalle dei giganti! il passato è il nostro punto di partenza, il nostro bagaglio... il guaio è che lo abbiamo trasformato, usato e plasmato affinché divenisse la nostra zavorra! continuiamo ad attingere a piene mani dal passato, continuiamo a rimpiangere i giorni che furono e non pensiamo a trovare risposte alle domande del presente. grave questione...
  • ELISA DURANTE il 18/10/2010 17:04
    Certo che l'ho letto, così come <1984> di Orwell!
    A presto!
  • niche chessa il 18/10/2010 16:22
    Grazie per il vostro apprezzamento è sempre graditissimo. Io credo che l'arresto o peggio la morte come punizioni per idee espresse persino i "cattivi" si siano resi conto che non funzionano. Infatti rimangono in voga solo in paesi ancora arretrati. I martiri generano altro dissenso. Quindi i martiri generati "involontariamenti" vengono messi a tacere con inbonimenti vari (tv, protagonismi vari, soldi, fama etc). Non ci saranno più guerre, solo "distrazioni" verso attività che non compromettano il sistema, è più efficace e meno dispendioso. Avete mai letto "il Mondo Nuovo" di Huxley?
  • ELISA DURANTE il 13/10/2010 14:38
    Triste e vera. La cosa buona però è che non ti (ci) arrestano per avere scritto (letto) questa poesia. Per ora.
  • vasily biserov il 11/10/2010 20:21
    una società troppo legata al passato, dove un omicidio è più discusso di una scoperta scientifica, dove i caduti italiani in Afghanistan hanno più importanza dei milioni di morti civili, dove nei tg si parla di gossip invece che di politica, in un paese dove la metà dei giovani sono disoccupati... bravo, bella denuncia sociale!!
    P. S. se hai tempo leggi le mie poesie 'il paese dei furbi e dei criminali' e 'è ciò che mi merito'

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