Albero trapiantato dalla terra di Ilirìa
tentacolo vivo
tagliato dal corpo di un pensiero inesprimibile, perfetto
Tu mio paese, pigrissimo e scontento
di non ricevere il mio tempo in sacrificio
con le tue dita
da cui sono sfuggiti i miei falsi movimenti, le mie voglie,
accarezzi i tuoi soldati veri, vivi di ferite,
cuori di nibbio in volo solitario
di qua del mare gonfio di sospiri
dove ogni giovane è chiamato coraggioso ed ogni desiderio
non è che nostalgia