Penso alla tristezza
quando tutto passa
e si spengono le luci.
Come un attore,
dimenticato dal suo pubblico,
un genitore dai suoi figli,
un porto senza un faro,
un camino senza un fuoco,
una tomba senza una luce.
Era Natale allora,
le cassette d'uva
per la recita a scuola,
le parole dimenticate
di quella poesia,
la voce tremante,
il cielo di stelle,
il profumo del muschio bagnato,
di arance colorate,
le statuine di terracotta.
Era piena di speranze l'attesa.
Ho una collana di luci
nel mio balcone,
perchè l'attesa possa
essere una luce accesa,
che non si spenga mai.