Non so quale
folle fantasia
guidò la mano
di pittori e poeti
a dar di Eros
dolce sembianza
di putto angelico alato.
Chiunque ama
od ha amato
ben conosce il suo vero
aspetto.
Non ha rosea pelle
di rosso fiamma
si colora
occhi pungenti, infiammano
mente malvagia
una cosa dichiara
altra ne pensa.
Selvaggio, ipocrita
bimbo cattivo
in giochi crudeli
coinvolge,
con dolci melense parole
illude
celando nel cuore, fiele.
Nudo il suo corpo
coperto ha il pensiero,
uccellino vola
da questo e da quello
ai confini del mondo
su ogni cuore si posa.
Con angusto arco gioca,
minuscole frecce d'oro
riempono la sua farètra,
scoccate
raggiungono il cielo,
se il cuor centrano
v'incidono profonde ferite.
Terribile la piccola fiamma
che in mano tiene
sacro fuoco incendia
più del sole.
Chiunque Amorino catturi
ben stretto lo leghi
se urla, piange, si dibatte
accorti... è solo scena
se il bacio t'offre...
fuggi
cela insidioso veleno
ne accettar in dono
le sue armi:
temprate son dal fuoco.
l'autore loretta margherita citarei ha riportato queste note sull'opera
ispirata da Mosco poeta greco Ii secolo a. c.