Racchiuso in un corpo che non sente più suo,
dolorante, invecchiato, fiacco e imbruttito,
vorrebbe essere luce che ancora rischiara,
vorrebbe essere vento ancora impetuoso,
ma si è affievolita inesorabilmente la vita,
anche se il suo spirito è ancora giovane e vivo,
sorregge e frena la forza del mare in tempesta,
allora perchè? Si domanda sorpreso e smarrito.
Il tempo trasforma e corrode l'instabile materia,
l'anima resta immutata ma forse non gli appartiene,
allora intuisce che è in prestito e dovrà restituirla,
osserva una foglia che si stacca da un maestoso albero,
lentamente la vede cadere e adagiarsi sulla nuda terra,
chiude gli occhi, una lacrima scende dai solchi del viso.