poesie » Poesia introspettiva » Parole impronunciabili
Parole impronunciabili
E le parole più profonde
A volte sono nei silenzi
Perfette come cifre tonde
Non le ascolti ma le pensi
E pensare per non parlare
Ma per il solo gusto
Di ascoltare
Ciò che tu ti volevi dire
A volte penso che sia il solo
A stare fermo mentre volo
A volte rido perché se piango
La mente da neve diventa fango
E sono sporco questa sera
Sporco di illusioni
Che gocciolano come cera
e mi cambiano i colori
Se era bianco vedo nero
Se era rosso vedo grigio
E se tolgo quel velo
Non resta che un miraggio
È il miraggio che mi cambia
Una lotta eterna ed infinita
Come l'onda con la sabbia
Per chi arretra non c'è vita
Ci sente un po' immortali
Quando si è in compagnia
Non ci si sente tali
Quando soli e in agonia
Lo so che è triste
Non c'è festa e non saltella
Ma il pensiero insiste
E in testa mi martella
Il motivo per cui scrivo
Mi è ignoto non lo nego
Fin quando sarò vivo
Io scrivo e me ne frego
Perché mi parte da dentro
Questo impulso d'espressione
E non lo fermo se non centro
Il punto della questione
Siamo soli contro noi stessi
In svantaggio a volte persi
Perché non c'è battaglia
Contro chi ha la briglia
Non siamo noi a governarci
Ma qualcosa che ci invade
Siamo solo poveracci
e vaghiamo per buie strade
Come spiriti ribelli cerchiamo risposte
Come lupi o come agnelli
Siamo solo delle bestie
Forse adesso ho capito
La risposta non è importante
Ma forse e lo dico
È la domanda che è impertinente
È per questo che viviamo
Alla ricerca del futuro
E ci illudiamo che questo
sia persino duraturo
Magari lo sarà, ma non certo
È per questo che siamo vivi,
Se il presente è un pretesto
Per qualcosa a cui aspiri.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0