Attratti da pallida luce, i capelli,
erano rifugio di farfalle vagabonde,
che un vento speciale amava accarezzare.
Io non guardavo i tuoi occhi, ma i tuoi piedi,
poiché la beltà delle tue sembianze,
confondeva il mio pensare.
La conoscenza abitava nelle tue fibre,
il Sapere tuo apparteneva a tutti,
astri e stelle t'illuminavano le candide vesti,
ché mai ad uomo alcuno, avevi ceduto i tuoi fianchi.
Un giorno, nella lista delle streghe, comparve
il tuo nome e nulla del tuo corpo,
sopravvisse alle fiamme del rogo.