È lei
La sento arrivare
sale decisa le scale
TUM TUM TUM
tacchi a spillo sui gradini di marmo
Entra nella mia stanza
mentre sono sdraiato sul letto
a bere birra in bottiglia
e a scrivere qualche poesia
È bellissima come sempre
alta mora con due gambe da urlo
Si siede accanto a me
e vuole leggere le poesie
Le prende in mano con cura
come se prendesse un neonato
Legge, e i suoi occhi sono
ancora più belli mentre si muovono
-Sei un genio- mi dice
e comincia a spogliarsi
Mi viene duro in un attimo
e mentre la guardo penso
che è bella come i monti
del colorado quando infuria la tempesta
come una pozza d’acqua marrone
dove giocano bambini con impermiabili gialli
come guardare il cielo cambiare colore
dal terrazzo grigio di un palazzo scrostato
come le poesie di Baudelaire, di Bukowski
e di tutti questi più geni di me
Mentre salta su e giù sul mio corpo
mi dice?"adoro le tue poesie sono così.. così..-
E penso che voglia scoparsi
la mia penna invece che il mio uccello
Comunque è stato bello
e quando se n’è andata ho cominciato a pensare
alla vita al futuro alla famiglia
PLIC PLIC PLIC
Certo il rubinetto che gocciola
è una gran rottura domani chiamerò
l’idraulico.