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La requie

E venne l'autunno
e spazzò via l'afa
di torpidi giorni stagnanti
nell'inerzia del nulla.
Arrivò
- ora è un mese-
ma l'attesa
l'attesa permane
nella mente irrequieta
dentro al cuore convulso.
Quando
quando la requie mio Dio?

Cammino tra foglie sbiadite
nella testa quel tarlo
che non conosce letargo
tra scoiattoli e ricci
che preparan la tana
raccogliendo castagne
respirando il crepitìo
dei miei passi randagi.

Non è ancora pieno
il mio cesto
e già il sole tramonta
spegnendo il fogliame
adagiato
sulle ombre lunghe
del bosco.
Quando
quando la requie mio Dio?

 

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3 commenti:

  • Fabio Mancini il 25/01/2011 12:54
    Inquietudine e tormento in questa tua. Un abbraccio rassicurante. Fabio.
  • Giusy Lupi il 17/01/2011 15:16
    MOLTO BELLA, PIACIUTA + 5 STELLE.
    CIAO GIUSY
  • Giacomo Scimonelli il 14/01/2011 16:05
    bellissimi versi... scrivi molto bene

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