scuoti l'albero e cadono le pere.
Chi è la creatura e chi il creatore, that's the problem. saputo ciò sarà facile capire chi avrà paura di chi. per come è scritta però non mi dice granchè (poco originale) anche se le tematiche sono stmolanti.
E poi non crediamo troppo a questa scienza, che nella maggioranza dei casi e' fondata su teorie e postulati non dimostrati ne matematicamente ne filosoficamente.
Se vogliamo capire la scienza dobbiamo divenir noi scienziati, e non basarci su il lavoro fatto da altri per Noi.
Se vogliamo trovare Dio, dobbiamo incamminarci noi su sentieri inizialmente pieni di rovi e spine. E non rimanere fermi e credere.
Prima di cercare e comprendere Dio, proviamo a cercare e comprendere noi stessi!
A capire perche' siamo quello che siamo.
Se siamo veramente liberi di "fare" o non e' piuttosto una maschera, un desiderare di fare, e quindi in realta' un "non fare".
Proviamo ad Amare, proviamo ad avere misericordia, proviamo a perdonare, a non vendicarci del male subito
( che spesso si vede solo come male ma in realta' e' il meglio per Noi)
Dio non sta la' e Tu quaggiu'!
Dio non e' il creatore e Tu la creatura.
"... Dio fatti vedere..."
Continua a cercare, e osserva annullando il Tuo orgoglio, i tuoi condizionamenti...
Guarderai meglio e vedrai Dio!!
Penso che Dio non abbia paura di ciò che tu dici, anche perchè Dio ama, non odia e di conseguenza non è colpa sua se tu desideri usare il pugnale o vendicarti. Lui cerca di insegnare la via dell'amore, poi sta a te scegliere di seguirlo. Lo so, non è facile, con il mondo di oggi pensare solo in positivo, ma se tutti pensassero solo a far del male, dove si finirebbe? Un abbraccio e pensa che la vita non è solo disgrazia. A rileggerci.
penso che se Dio ha paura è solo di una cosa. che l'uomo non si accorga di quanto Lui lo ami. Egon non voglio fare polemiche ma che diresti a tuo figlio se ti dicesse le cose che tu qui hai diretto a Dio? rispettosi saluti. a rileggerci.
La poesia per avere un futuro deve tendere all’essenzialità.
Superiamo il decadentismo con una nuova poetica di ricerca dei termini, di corretta allocazione della parola, di messaggio completo e compiuto, prima nella mente del poeta e poi esteso agli altri.
La lirica non può essere solo sfogo del poeta, ma messaggio per gli altri.
Cosa deve fare il poeta? La sua è la ricerca della parola, del termine giusto da inserire al proprio posto, della scultura del “termine” della venatura della parola, come se fosse marmo. Solo così decollerà il nuovo rinascimento della poesia.
ma chi se ne frega dell'ortografia, tu hai capito no?
siamo adolescenti che non sanno scrivere adolescenziale, e meglio così, sgusciamo via da questo stereotipo
ma che commento è? io trovo molto più adolescienziale un commento del genere fatto da un adolescente o un adulto che crede ancora in dio dopo averci ragionato in modo razionale e logico studiando l'universo e accorgendosi che non siamo che niente di niente e se qualcuno ha creato tutto quello che ci contiene di sicuro non sà nemmeno che esistiamo e probabilmente non arriva nemmeno a comprenderci, la mia poesie era molto più profonda di come l'hai letta tu, il significato è che l'uomo fin dall'inizio ha avuto bisogno di trovarsi un dio e questo ha portato solo che negatività, ha bloccato lo sviluppo mentale delle persone costringendole a credere in verità date da altri, che a mio parere bloccano il pensiero
COME MI DISPIACE CHE LA PENSIATE COSI' DIO ESISTE E CI AMA TANTISSIMO MA VUOLE LA NOSTRA FIDUCIA CIECAMENTE PROVATECI VEDRETE I RISULTATI IO ERO DISPERATISSIMA HO PROVATO A PREGARLO NON MI HA DELUSO MAI UN CARO ABBRACCIO