username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Non lottare

Non lottare per me caro figlio,
non lottare, non resistere tu
al posto mio.
Non sferrar pugni e calci alla vita inutilmente
e non urlar contro il destino
o alla morte per farla allontanare,
chè lei non si spaventa e se vorrà avanzare
lo farà certamente.
Non esser tu a combattere contro il mio destino,
lasciami invecchiar così come io posso,
e in pace al fine, lasciami morire.
Non trattenermi qui per tuo egoismo
oppure per donarmi tempo che non vivo più.
Smettila di lottar figlio mio amato
lasciami andare via, vedi io son sereno,
volo verso quell'altro mondo
ove per tutti un posto è riservato.
Ci abbracceremo lì nell'infinito
e intatto ancora noi ritroveremo
Il nostro affetto e quel che più ci ha unito.
Non lottare per me figlio
non lottare,
non resistere tu al posto mio.

 

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

14 commenti:

  • Sergio Fravolini il 22/03/2011 10:55
    Molto bella mi piace.

    Sergio
  • lidia filippi il 19/03/2011 13:43
    Grazie Bruno!
  • Bruno Briasco il 19/03/2011 13:32
    Non aggiungo altro a quanto già esposto dai precedenti commenti. È un tema doloroso e forte. Piaciuta. Un abbraccio
  • lidia filippi il 05/02/2011 23:38
    Grazie Ignazio! Sono versi forti; talvolta lasciar andare via è un atto d'amore
    Ciao
  • Aedo il 05/02/2011 23:35
    Una poesia forte, significativa, che testimonia il grande amore per i propri genitori, che non sarà scalfito dall'incalzare del tempo. Brava!
    Ignazio
  • Cinzia Gargiulo il 30/01/2011 21:13
    Sì... Sì... Ho visto!... Grazie!! Per me è un'opera importante perché è per la mia mamma
    A presto!...
  • lidia filippi il 30/01/2011 20:54
    L'avevo letta e commentata. L'ho riletta: molto bella!
  • Cinzia Gargiulo il 30/01/2011 20:37
    Sì, ci riconosciamo nei nostri genitori col passar del tempo e a tal proposito ho scritto " La luce dei tuoi occhi" che però ho postato sull'altro portale, l'hai letta? Non ricordo...
    Buona serata!
  • lidia filippi il 30/01/2011 20:24
    Grazie Cinzia! Io credo che l'accettazione sia un punto d'arrivo, il percorso è lungo e doloroso; la serenità arriva al termine di questo percorso, le ferite si rimarginano e nel ricordo c'è un dolore più pacato, si riesce a riconoscere in noi stessi ciò che i genitori ci hanno donato, sentendoli così dentro noi e vicini a noi.
    Un bacione
  • Cinzia Gargiulo il 30/01/2011 19:19
    Bisogna trovare la serenità di accettare l'inevitabile anche se i genitori li vorremmo eterni. In ogni caso sono convinta che da lassù ci assistono.
    Poesia toccante, brava!
    Un abbraccio...
  • lidia filippi il 30/01/2011 18:05
    Grazie del commento cara Laura! La perdita dei genitori a qualunque età, ci costringe a peare che siamo cresciuti e che dovremo cavarcela senza di loro. Si, le mani si riuniranno, ne sono certa.
    Un abbraccio
  • laura marchetti il 30/01/2011 17:57
    è una lotta già persa in partenza... correvo dietro a quel treno che si prendeva mia madre... ma ci sarà un posto dove le nostre mani si riuniranno, almeno lo voglio credere... bellissima poesia
  • lidia filippi il 30/01/2011 17:19
    Grazie Elisa! Hoscritto questi versi in un momento triste della mia vita, mentre al capezzale di un padre ammalato, assistevo al dialogo fatto di sguardi con il proprio figlio.
  • ELISA DURANTE il 30/01/2011 17:13
    Una poesia che assomiglia a un testamento spirituale e che tratta una tematica scottante.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0