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Un canto all'anima

Un canto alla vita
dello spietato tempo
che brucia i giorni come nafta
Fissando dalla sua amata finestra sbiadita
l'anima che lotta e canta
contro le catene del corpo
come una flottiglia
Affonda pian piano tra le grida
e i dolori... e chi gli ha detto sia?
Ci saranno mai dei giorni migliori
Perché l'io rida
di quelli già trascorsi? Oh amori!
barcollano i sogni della mia anima impavida

Paurosa, tu che ipotechi le tue notti!
Per vivere di finto piacere
E poi ritorni in te dopo mille terremoti
Ogni volta delusa, incapace a tacere
e disincantata... piangi, piangi...
fino all'ultima lacrima
prigioniera rimane l'anima
Il corpo è una fortezza...
le cui sbarre non conoscono l'ebbrezza

E spesso vivono di tristi ricordi
di eroi che sono scomparsi
vestendosi come muse
d'amore per creature angeliche
che sanno solo amare
ed è l'unica certezza
I colori amati non cambiano
e l'oro di una volta...
non esiste più
portato via dal tempo e dal vento
e rimane solo il ricordo e la tortura
custoditi da illusorie mura

 

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4 commenti:

  • Hamid Misk il 15/03/2011 12:27
    Grazie tutti... grazie carissimo Don pompeo... apresto
  • Don Pompeo Mongiello il 15/03/2011 11:52
    Un plauso della mia modesta persona per questa tua tanto bella.
  • Giacomo Scimonelli il 20/02/2011 14:22
    è favolosa la tua poesia... complimenti
  • Anonimo il 16/02/2011 11:55
    Questa poesia all'inizio mi è apparsa un po difficile da interpretare, ma rileggendola
    ho appreso...
    Sei grande Hamid
    L.

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