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Cucinata a dovere

Quanta cipolla usasti
per farmi piangere
nel baratro dei miei giorni
astro danzante,
e quanto pepe
e quanto sale ancora
fino a darmi fuoco
per lasciarmi sola?!?
Leggermente nera
mi lasciasti in volto,
da portare in tavola:
il tuo miglior arrosto!

 

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 03/10/2016 16:26
    Un serto dovuto per questa tua bellissima.

12 commenti:

  • vania antenucci il 14/03/2011 00:44
    Hila l'arrosto facevo lui... brava
  • Bruno Briasco il 09/03/2011 20:42
    D'accordo con Smeraldoeneve.. di più non saprei cosa aggiungere... Un abbraccio
  • Anonimo il 06/03/2011 15:30
    Meravigliosa, mai ho letto una poesia così fantasiosa. Brava.-
  • Anonimo il 05/03/2011 12:51
    mi piace molto... direi senza riguardo questo cuoco...
  • Anonimo il 03/03/2011 21:10
    Fantastica metafora... brava!
  • Anonimo il 03/03/2011 19:51
    scusa ho errato il verbo (ha) non ho messo l'h.
  • Anonimo il 03/03/2011 19:47
    la vita è paragonabile alla natura e perchè no, tutto a sapore acre se non è dolce. ciao Salva.
  • Paola B. R. il 03/03/2011 18:57
    Una bella metafora,
    a buon inteditor si sapori!!!
    BRAVA!!!!!
  • paolo veronesi il 03/03/2011 17:58
    perlomeno non eri fumo e saziarsi(?) di te non è mai stata cosa più bella
  • loretta margherita citarei il 03/03/2011 16:00
    originale
  • Giuseppe Amato il 03/03/2011 14:31
    Brava... di bruciatura in bruciatura... eppure si parla di far solo diventar d'oro la cipolla che poi illumina la stanza solo del suo bruciore...
  • Francesca La Torre il 03/03/2011 14:00
    In modo originale e simpatico, rende molto bene il concetto, piaciuta tanto.

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