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Otranto-pillola-

Entrando vidi l'Albero sul pavimento
percorrerlo in squame di pietra incastonate
cromatiche perfette situazioni cosmiche
descritte sui rami fino all'altare

Nella caverna Pantaleone fece Cattedra
ed insegnò il linguaggio da mutare
e rivelò il cammino
da calpestare

Vissi le parole
come nel sogno si vive il ricordo
udii le urla dopo l'assedio
vidi le teste incastrarsi nella parete
vive del martirio
vidi le navi abbandonare
l'incendio di spiriti inespugnabili...

Nelle segrete del Castello bianco
dimorai un passaggio lesto e fugace
tornando alla luce e al cielo
ancora cobalto e terso
e al mio secolo
di schiavi liberi
spettri
e pece.

 

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9 commenti:

  • laura cuppone il 17/03/2011 09:39
    Hai dato aria e lustro a poche parole in pillola che indegnamente ho tentato di scrivere per questo posto meraviglioso... Grazie a te, uNico!!!
    Lau
  • Nicola Saracino il 16/03/2011 14:30
    Otranto, perbacco... dove non ci furono schiavi liberi ma liberi fatti teschi, non fantasmi dai rumori improvvisi ma ossa che parlano chiaro, non pece ma luce. Chi "visse" vive e fa vivere.
    A quell'eccidio opera dei turchi, celebrato e visibile, seguì la liberazione, dopo pochi mesi. Non se ne parla, nemmeno a Otranto. Anche la chiesa ha trovato più appropriato celebrare i martiri della fede piuttosto che i liberatori. Fu opera del principe di calabria al comando di truppe di varia provenienza, fra cui soldati molto allenati alla lotta contro i turchi: gli albanesi appena rifugiatisi nel nostro sud, "freschi immigrati" dopo quarant'anni di gloriosa, impari lotta per non cedere alla sopraffazione degli invasori.
    Grazie Laura per quest'occasione! Nicola
  • laura cuppone il 08/03/2011 10:21
    grazie calogero d'esser passato e per il commento.


    Laura
  • calogero pettineo il 07/03/2011 15:21
    poco da dire, sen bella, bella.
  • laura cuppone il 06/03/2011 20:25
    chi non ha visto Otranto... non può comprendere...
    ma come dice Stefano... forse un viaggio deve "iniziare" per esser percorso...
    io mi son fatta percorrere da quel luogo che ho visto innumerevoli volte, che riscopro ogni volta... che mi é dentro come il frinire di cicale in luglio o l'odore dei frantoi dalle vicine campagne...
    pecco sempre di superficialità credendo d'aver visto tutto...
    ma quel luogo é magico e mi da una lezione di Nuovo ogni volta...

    grazie infinite.. a tutti!!!!
    era solo una Pillola... tonica anche per il cuore... vedo...

    Laura
  • Roberto Tommasi il 05/03/2011 08:21
    Terribilmente reale, complimenti!
  • Anonimo il 04/03/2011 22:00
    Una viaggio iniziatico all'interno di una cattedrale
    descritto e vissuto con intima partecipazione e descritto
    con la rapida eleganza che ti contraddistingue.
    Un finale amaro, ma vero, fatto di schiavi "liberi".

    Nel leggerla il cuore è come impazzito!
    Pantaleone mi sta già aiutando a togliermi le catene.
  • Anonimo il 04/03/2011 19:37
    Come descrivi le cose tu...! Fai vivere le situazioni con grande emozione e con parole sempre fantastiche...!!
  • Anonimo il 04/03/2011 17:05
    Scrivi bene Lurè, le immagini sono perfette... brava come sempre.. ciaoo

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