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Le mie rose

Le mie rose più belle
sono quelle che ho salvato dalla morte
sono quelle che ho trovato in cima
ad alture brulle
sbocciate tra oscurità e ombra
sciolte e acquietate
nel cavo della mia mano
le mie rose più belle
sono quelle ripulite dalle spine dei giorni dei tormenti
petali mescolati all' acqua del pianto
che hanno cancellato i passi della paura
le mie rose, sono ancora rime
tutte quelle che ancora mi incantano
mescolati al mio sangue
non piangono rovine
cantano terre
che respirano brividi.
Le custodisco per noi
un giorno te li sfoglierò
guardandoti negli occhi.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 02/05/2012 10:32
    Salvare quelle rose per farle sfuggire dal giardino della morte, significa conservare una parte della propria anima che ha sempre bisogno di essere protetta dalle stagioni indesiderate della vita e, specialmente, da quelle del gelido inverno dell'indifferenza umana. Un testo davvero magnifico ed incantevole che rivela, attraverso deliziosissime metafore, l'immensa delicatezza e profondità dell'autrice. Piaciuta tanto. Brava come sempre!

7 commenti:

  • Anonimo il 23/06/2011 21:24
    brava Giusy bellissima metafora ben scrita, versi invantevoli... complimenti
  • Hamid Misk il 12/03/2011 17:57
    le tue rose sono belle... custodiscile bene ed annafiale ogni tanto. Cresce cresce così l'amore
  • Sergio Fravolini il 12/03/2011 13:43
    Il titolo mi piace in particolar modo.

    Sergio
  • laura cuppone il 12/03/2011 13:15
    bellissima.
    proteggi e dona le rose più belle
    dissetale e illuminale...
    le ammireremo con stupore...

    Laura
  • Anonimo il 12/03/2011 10:39
    Quanta dolcezza... brava davvero
  • ANGELA VERARD0 il 12/03/2011 10:35
    che meraviglia... di una delicatezza unica
  • loretta margherita citarei il 12/03/2011 10:31

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