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Proiezioni

Io, che
regalo il mio dramma
alla foglia, al capello,
al soldato che cade,
son fiore che secca
nell'acqua che corre.

 

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0 recensioni:

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17 commenti:

  • augusto villa il 22/11/2011 16:34
    Realismo... Nulla di più.. ----------
  • Alèd il 22/11/2011 14:26
    Pessimismo da esorcizzare o caduta degli dei?
  • Anonimo il 30/09/2011 01:03
    un fiore che riesce a seccare persino nell'acqua che corre questo è il vero dramma bella complimenti
  • Anonimo il 19/09/2011 16:10
    L'ho letta più volte, non è facile a volte, con pochi versi capire il concetto e spiegarlo...
    Condivido il commento di Ventura.

    Mi piace molto.
  • Ada FIRINO il 16/09/2011 23:10
    "fiore che secca
    nell'acqua che corre."
    Questo resta di noi, e spesso, solo il profumo.
    Bella, bella, bella! Gugù, bravo com sempre!
  • Anonimo il 14/09/2011 17:38
    molto bella, molto molto... : )
  • Anonimo il 20/06/2011 16:10
    augusto veramente bella... complimenti
  • Anonimo il 15/05/2011 11:40
    Sinteticamente ha tracciato il quadro della vita!
  • Anonimo il 03/05/2011 22:08
    Mi piace la tua capacità di sintesi.
    Bella, bella
  • Bruno Briasco il 16/04/2011 15:56
    Il mondo stritola Augusto, ma non bisogna farci sovrastare dalle "intemperie" per forrti che siano. Bella poesia, sintetica, espressiva...
  • gianfranco ventura il 31/03/2011 17:34
    Io, invece, leggo un senso della vita. Mi spiego. Il fiore: l'io, che "secca" nello scorrere del tempo, nonostante sia alimentato dall'acqua della vita... che corre (e... non scorre, passivamente). Quindi, nelle sue parole trovo molta forza vitale, seppur limitata dalla morsa del tempo. La vita, per quanto possa essere alimentata dall'acqua, non può disfarsi mai dell'arsura del tempo. Secca.
  • Attanasio D'Agostino il 25/03/2011 21:45
    le tue "proiezioni"
    sembra breve, ma è immensa, non mi resta che
    un caro saluto Tanà.
  • loretta margherita citarei il 25/03/2011 21:02
    stupenda
  • rosanna erre il 25/03/2011 19:36
    ok, forse ci sono arrivata:
    c'hai l'occhio laser che proietta il tuo dramma interiore verso l'esterno e così facendo demolisci tutto e fai cadere foglie, capelli e soldati... solo che un giorno sei in bagno e ti guardi allo specchio... e il laser ti rimbalza indietro e ti taglia la testa su cui stavi facendo la famosa acconciatura a giglio fiorentino... così cadi nell'acqua del lavandino di casa tua, di cui il rubinetto è rimasto aperto perché la tua testa ormai non comanda più le mani... siccome il mondo è strano la tua testa/fiore invece di marcire... secca.
    o forse è perché non avevi ancora messo la crema idratante?

    comunque, nonostante i miei squilibri mentali, la tua rimane un'ottima poesia secondo me
  • augusto villa il 25/03/2011 16:21
    Ahah.. ... visto che è così... non ti dico nulla...
    Sei troppo simpatica... ahahah... -----------------
  • rosanna erre il 25/03/2011 15:02
    Come spesso mi succede con i testi brevi, la tua poesia mi comporta un'emozione folgorante seguita una elaborazione mentale di sforzo notevole. Il mio cervello ha prodotto il seguente imprevisto risultato:
    il fiore non è seccato e poi caduto nell'acqua ma secca nell'acqua e questo mi scombussola la ragione proponendomi una vasta gamma di opzioni interpretative ed emozionali.
    Tornerò sulla tua opera perché purtroppo m'è scaduto il tempo!
  • karen tognini il 25/03/2011 14:47
    Bellissima... Augusto siam fiori secchi...!!!...

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