Venne il giorno
che di tante piogge
e tormente d'autunno
il gelo posò il suo respiro
sui campi d'inverno
trasformando l'acqua
in morbidi cristalli.
Nessuna sottana
copriva i fianchi
nè la seta del cielo
sfiorava i seni.
Seduta sul ghiaccio
dei campi d'inverno
a mani nude
ho scavato
la Neve
fino a sentire
il calore
che sotto la pelle
mi veste.
Conobbi la terra
Madre
del mio primo vagito.
La stessa terra
che porta sempre
le viole
senza mano
che semina.