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Le sirene

Le sirene del mare
tra gli scogli distese
ai marinai il viandare
turbano melodiose
spruzzando note erotiche
effondono in un canto
che l'anima rapisce
nel trasognato incanto.

E il verde prato soffice
d'erba lussureggiante
lieve il miraggio accoglie
di contatto inebriante.
Poi dei lascivi mostri
svela il vorace viso:
le carni lacerate
ridestano l'illuso.

Cumuli d'ossa candidi
al sole lampeggianti
s'accrescono spolpati :
macabri sedimenti
d'innocenza tradita
d'appagata lussuria
vessili inanimati
a incutere paura.

Le sirene di strada
il loro canto irradiano
fremendo nelle membra
fra luccichii che tremano,
con le cetre di carne
sull'asfalto colato
diffondono ogni brivido
d'estasi; di peccato.

La volontà stridendo
quel vortice repelle;
l'inghiotte il suono tiepido
d'acre smagliata pelle :
compenetrati visceri
mescolano gli umori
d'afrodisiaco abbraccio
mascherano i terrori.

Poi le carni raccoglie
lordato, il marinaro,
di ripugnanza intriso,
già di rimorso amaro :
era meglio assordarsi

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8 commenti:

  • Teodoro De Cesare il 03/04/2008 11:51
    un lungo viaggio tra i versi, non sempre seguiti al meglio. Buona, di ispirazione carducciana, mi sembra
  • IvaDiva il 04/08/2007 14:45
    mmm... secondo me la lunghezza e l'insistenza della rima la spogliano di forza e prende un ritmo razionale. I suoni non arrivano bene. Tuttavia è molto carina. A presto. Ivana.
  • sara rota il 02/07/2007 09:09
    Carina, anche se per i miei modici gusti un po' troppo lunga...
  • Donatella il 23/05/2007 23:26
    bello ricco di pensieri e cultura.

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