Timido intingo il mio corpo nella vita
in mano stringo un coltello
lo agito e fendo fastidiosi squarci
nel mio cervello
Crivello il mio io pensando a dio
pensando all'universo
Spero in un futuro sano
diverso
l'annullamento delle mie patologie
mentali.
Un coltello usato come un pennello... intingi e squarci, come il pittore che non è contento della sua opera. Attenzione però, perchè da un'opera che non sembra buona a noi per altri può essere un capolavoro.
Sono una persona molto ansiosa e ho capito ciò che vuoi dire, penso che l'ansia fa un po' parte del carattere e della sensibilità. Più si è sensibili e più non si riesce a sconfiggere quest' incubo. Sapessi quante volte anch'io avrei voluto farlo... Complimenti per questi versi.
Anonimo il 17/05/2007 08:27
la prima parte davero interessante. la seconda non ne rispetta la qualità. se fossi in te la rivedrei un po'... ne vale la pena.