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Ebrezza

E il sole sorse dalle nubi
E coinvolto in quell'orgiastico
Istante
Non rimembrai il dolore
E sprofondai in un'onirica voluttà
Destai la mia gioia
Odendo il gorgheggio del gocciolio
Solitario
E la mia anima si accasciò
Quando le nubi ricoprirono
La divina stella.

 

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4 commenti:

  • Sergio Maffucci il 19/04/2011 15:13
    Va bene così, la poesia consente una più ampia libertà d'azione anche se non sarebbe male rispettare la poetica classica:lirica, didascalica, giocosa, epica e loro sottocategorie... ma questo non credo sia possibile... però i soetti con le rime alternate, baciate ecc. com'erano più musicali!
    Nostalgie d'altri tempi, che furono e non saranno più.
    Eh, eh, eh.
  • antonio imbesi il 18/04/2011 19:34
    per la punteggiatura hai perfettamente ragione, per quanto riguardo la congiunzione iniziale, ho voluto dare una sensazione di continuità , non so se ci sia riuscito o meno, ma volevo rendere l'avvenimento del sole che sorge dalle nuvole e l'emozione che ne deriva, un ' evento istantaneo.
  • Sergio Maffucci il 18/04/2011 19:13
    Ecco appunto, la tua poesia è priva di punteggiatura, oltre ad iniziare i versi con una congiunzione. Questo consideriamolo lecito, rientra nelle famose licenze poetiche, molti autori illustri hanno fatto altrettanto: E il naufragar m'è dolce in questo mare. (famoso verso di Leopardi).
    Nella poesia suscritta, almeno il punto sarebbe necessario per staccare le tue valide espressioni poetiche una dall'altra, perché non si confondano e sileggano tutte di seguito...
  • loretta margherita citarei il 15/04/2011 21:38
    piaciuta

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