username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Pasqua alta

Nel sabato santo di una Pasqua "alta",
tre di pomeriggio nel villaggio,
sfolgora il sole sulle case bianche.

Alla resurrezione manca solo la gente.

Nessuno per strada, solo un fruttivendolo
espone le ultime arance ancora buone
al sole avido di questo fine aprile.

Ma non c'è luce nel negozio, né persone.

Accanto, una vecchia cabina
del telefono trema nel chiarore.
Dentro c'è un nano. Invano
tenta di afferrare la cornetta
(ma il numero, chi glielo compone?
e chissà da quanto tempo non funziona...)

Se solo fosse un sagrestano
stasera slegherebbe le campane
e ridarebbe vita al vento e al mare.

 

0
6 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

6 commenti:

  • Solo Commenti il 25/04/2011 17:04
    Il "Sabato del villaggio" del Leopardi è un giorno di attesa gioiosa, dove viene consumata, nell'attesa, tutta la gioia dell'evento atteso.
    Ben diversamente, in questa composizione si parla del sabato di una Pasqua di fine aprile, "alta" appunto, contrapposta al "nano" che è l'unica anima vivente della scena: un dissidio insanabile fra l'evento e l'uomo, anzi, fra l'evento e l'Uomo: "... manca solo la gente". Non è questione di tempo ma di uomini. Eppure basterebbe poco, "se solo fosse un sagrestano", finirebbero solitudine, impotenza, alienazione. Alla resurrezione manca solo la volontà di essere, foss'anche un sagrestano, nano all'apparenza, altissimo nella funzione umile di campanaro.
    Versi stanchi e metrica scomposta, in linea con il contenuto. Da notare però l'effetto dei due endecasillabi finali, dove la purezza del verso accompagna quella della resurrezione.
  • Giuseppe ABBAMONTE il 25/04/2011 12:26
    Si sente aria di Leopardi (il Sabato del villaggio), di soliitudine, di tristezza e solidarietà. Fino all'invito finale a rianimare il mondo intero, con la speranza e la gioia.
    Ci leggo tutto questo ed anche di più, in una composizione che coniuga mirabilmente prosa e poesia, concretezza e musicalità, fino all'apoteosi catartica finale.
    Buona Pasquetta a tutti
    Giuseppe
  • giusi boccuni il 24/04/2011 18:13
    si, è vero, come dice Vincenzo, due nani ci vorrebbero, uno sull'altro... o meglio, che si superi il problema del nanismo (morale)... auguri Nicola, sempre bello leggerti, quando passo di qui...
  • loretta margherita citarei il 24/04/2011 17:16
    ottima, ti auguro una felice pasqua
  • vincent corbo il 24/04/2011 14:24
    Un esempio di grande poesia, secondo il mio limitato giudizio.
  • Vincenzo Capitanucci il 24/04/2011 13:27
    Alla resurrezione manca solo la gente... troppo nani per arrivare alla cornetta... eppure è un numero verde.. e ridarebbe vita al vento e al mare...

    Bellissima Nicola.. due nani però ci arriverebbero... un abbraccio gigantesco..

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0