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Poco

È meno della media, è insufficiente,
é scarso e, puoi ben dir, non è abbastanza.
È appena qualcosina più del niente
e non ha quasi o punto rilevanza.

In massa e dimensioni è limitato,
per questo credi sia insignificante.
Come anche può riuscire complicato
pensare possa essere importante.

Ma è modico ed è anche misurato
e ispira un senso di moderazione.
Quel modo suo di essere garbato
ch'anche é il trionfo della discrezione.

E spinge anche a sapersi accontentare
di quel che trovi a tua disposizione.
Ciò che prima potevi giudicare
indegno della minima attenzione

potrebbe poi portarti a realizzare
un passo dopo l'altro, piano piano,
quanto neppure osavi immaginare
tanto sembrava essere lontano.

Del tutto il poco molto va apprezzato
perché dal poco il tanto può arrivare.
Deluso mai sarà del risultato
chi in esso l'Universo sa trovare.

 

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0 recensioni:

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18 commenti:

  • Nicola Saracino il 12/06/2011 22:56
    Grazie a te Giuseppe... è che l'enfasi sull'aspetto metrico mi ha forse distolto dal contenuto. Se fossi stato più misurato, l'avrei capito prima!
    Nicola
  • Giuseppe ABBAMONTE il 03/06/2011 17:59
    Grazie Mario
    Per Nicola: la mia strofa preferita è la terza, quella che ispira alla discrezione ed alla moderazione. E quella in cui è presente il verso oggetto del nostro simpatico ed amichevole contendere.
    Un abbraccio ad entrambi
    Giuseppe
  • Mario Abbamonte il 03/06/2011 16:50
    Letteralmente STUPENDA e sai che non è facile che lo dica... bravo
  • Nicola Saracino il 03/06/2011 11:00
    Giuseppe, forse è tempo che tu ci dica la strofa che preferisci... N
  • - Giama - il 05/05/2011 23:27
    Ringrazio io te Giuseppe, per la piacevole lettura; ho trovato interessante e divertente anche lo scambio di opinioni tra te e Nicola.
    Per quel che riguarda la strofa preferita, la mia è la penultima, pur avendo apprezzato anche le altre.
    Ciao Giuseppe e Nicola e un caro saluto anche agli altri amici.
    Giacomo
  • Giuseppe ABBAMONTE il 05/05/2011 21:08
    Nico'
    mi arrendo e modifico la poesia come tu suggerisci.
    Poi invece, tornando seri, vorrei ringraziare Giama. È un richiamo assai bello ad uno degli scrittori più amati non solo in Italia ma anche all'estero (in Francia è conosciutissimo e tiene davvero alto l'onore della letteratura italiana).
    Sono onorato di aver portato alla mente un suo passo.
    A rileggerci
    Giuseppe
  • Nicola Saracino il 05/05/2011 20:59
    Pardon, "kankèil"...
    Saluto te e Giama ed anche gli amici precedenti. Nicola
  • Nicola Saracino il 05/05/2011 20:57
    Questo Giama ci acchiappa Giusé...
    Tornando alla sinalefe, "che è anche il", sono 5 sillabe senza sinalefe. Il tutto non può leggersi come "che anche il", perché si perderebbe il senso della è accentata. Con sinalefe pertanto "che anche il" diventa "kankil", due sillabe, e "che è anche il" sarà necessariamente "keankil", tre sillabe perché "ea" non è dittongo. Ecco perché sono 12. Come passare a 11? Semplice: "ch'anche è il" cioè "kankeìl" due sillabe.
    Eh, la poésie...
  • - Giama - il 04/05/2011 11:47
    Mi fa pensare, specie negli ultimi versi, a "il niente e il poco" di Calvino
    ... dal momento in cui qualcosa ci fu, e non essendoci altro, quel qualcosa fu l'universo... ossia io o quel qualcosa che in seguito avrei capito d'essere io...
    ... quanto è contenuto nello spazio e nel tempo non è altro che il poco, generato dal niente, il poco che c' è e potrebbe anche non esserci...

    Complimenti!
    G
  • Nicola Saracino il 03/05/2011 22:03
    "Kanke", si leggerebbe... quella "è" accentata in mezzo mi pare impedisca la sinalefe... se non vado errato. Non sono riuscito ad individuare la strofa che ti piace di più, per cui preferisco aspettare anch'io. Nicola
  • Giuseppe ABBAMONTE il 03/05/2011 19:16
    Carissimo Nicola
    non sono del tutto d'accordo sulle dodici sillabe. Con la sinafele del "Che é an.." e quella del "che il" immediatamente dopo ne conto esattamente undici. E sai che ci tengo a queste cose...
    Per il resto del tuo commento: ti ringrazio dell'apprezzamento del finale. Eppure, nel mio personalissimo gusto non é quella la strofa cui sono più affezionato. Qual é? Beh, non te lo posso dire altrimenti rischio di influenzare il giudizio di altri eventuali frequentatori del sito che avessero la ventura di leggere questa mia composizione e magari desiderassero anche commentarla.
    E ricambio, con sincero affetto, l'abbraccio.
    Giuseppe
  • Nicola Saracino il 03/05/2011 16:46
    Eh caro Peppe, la poesia fa melina avvolgendosi su se stessa e poi tira fuori un finale di genio, al fulmicotone. Un piccolo inciampo l'ho avuto sul dodici sillabe, "che è anche il trionfo della discrezione"... piccolezze!
    Un abbraccio, Nicola
  • loretta margherita citarei il 02/05/2011 22:11
    bella
  • Giuseppe ABBAMONTE il 02/05/2011 18:03
    Grazie a tutti.
    Personalmente vedo il Poco un po' come l'Atomo: é piccolissimo, apparentemente insignificante, ma é la base del tutto. E tali devono essere considerati, l'uno come l'altro.
    A rileggerci presto
    Giuseppe
  • Anonimo il 02/05/2011 17:51
    ''Del tutto il poco molto va apprezzato
    perché dal poco il tanto può arrivare.
    Deluso mai sarà del risultato
    chi in esso l'Universo sa trovare.''

    BELLISSIMA
  • Vincenzo Capitanucci il 02/05/2011 10:38
    Bellissima Giiseppe... dal Poco... può arrivare il Tutto.. mi ha fatto pensare all'uomo..
  • Giacomo Scimonelli il 02/05/2011 10:09
    ''... Del tutto il poco molto va apprezzato
    perché dal poco il tanto può arrivare.
    Deluso mai sarà del risultato
    chi in esso l'Universo sa trovare.''

    scritta bene... piaciuta...
  • anna rita pincopallo il 02/05/2011 10:00
    piaciutissima

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