E del sangue sulle mie dita
non hai nulla da dire
dei poeti in esilio
quelli che non hanno più nome
le storie le canzoni le fortune
un fluire di cose
il loro dissolversi.
Dunque non dipende dal cielo,
se precipito è perché non ho altro a cui aggrapparmi.
Dalla corta memoria
lascia che l'acqua ci porti
di noi non sa nulla
che siamo ancora qui
culla dell' oblio
lascia che nuvole riflesse
nuotino attraverso di noi.
Dunque non dipende dal mare,
resta il potere di una notte
a seguire il giorno
immensità rossa in cui perdersi.
Ed ora io so.
Vedi, non c'è altro.