Gestisco il timone delle mie emozioni
isso la vela a favore del vento,
seguendo rotte già battute
per non perdermi in mare aperto
guidandomi in porto.
Le mani e i nervi saldi non
lasciano trapelare le tempeste
che bagnano di gocce il cuore.
Sono al comando della mia nave,
lo schiaffo e la carezza delle onde
mi sfiora.
Forse era questo,
quando avrei voluto urlare di felicità
per quel voto che mi riempiva di orgoglio
-non lasci trapelare un'emozione-
Ci sono emozioni che prendono il timone
e mi trovo immersa dentro quei flutti
che governano la mia nave alla deriva
riemergono prepotenti passioni,
desideri, sentimenti repressi sul fondale,
sono i cadaveri delle mie paure,
sono i fiori recisi del mio orgoglio,
che galleggiano come pensieri,
e poi diventano ali,
sono i riflessi di un sole caldo
che si infrange sulle acque
con la sua prepotente carezza
che mi prende e mi possiede
e diventiamo anima e corpo e sangue,
che sgorga dalle mie lacrime,
che scalda le mie passioni.
E ogni volta rinasce
dalle acque del mio essere
la parte di me che si ribella,
che pensa, che sogna, che ama,
come un urlo dentro che infrange
le barriere del suono
una lotta, contro il mare
e poi tutto si acquieta
e torno a navigare.