Bon ton
non son biondi i Tuoi capelli
Bon ton
né azzurri i Tuoi occhi
Bon ton
le Tue mani non sono più sante delle nostre
ma quando sciogli i Tuoi capelli
nero notte
sulle Tue spalle bianche di latte
in una danza magica di maleducate mani
i miei occhi lacrimano albe in ululati di sacri celesti ori
seduto nella grotta del Tuo ombelico
perdo ogni etichetta
mastro in anni
mi sento il Monsignor della Casa